Al mattino proseguimento verso l’area del Serengeti con sosta a Olduvai Gorge, l’immensa gola che deve la sua notorietà ai ritrovamenti fossili di Mar...
Al mattino proseguimento verso l’area del Serengeti con sosta a Olduvai Gorge, l’immensa gola che deve la sua notorietà ai ritrovamenti fossili di Mary e Louis Leakey, i famosi antropologi che qui scoprirono resti di ominidi: nel 1959 ad Olduvai il teschio di Australopitechus Boisei risalente a circa 1.8 milioni di anni fa e nel 1972 a Laetoli le impronte fossilizzate di 3 esseri bipedi risalenti a circa 3.7 milioni di anni fa. Le loro scoperte segnarono una svolta nelle ricerche e nelle teorie sull’ evoluzionismo umano. Dopo la visita del piccolo museo e la vista della gola dall’alto, ci fermeremo ad un villaggio masai. Considerati spesso HYPERLINK "https://it.wikipedia.org/wiki/Nomadismo" \o "Nomadismo" nomadi o semi-nomadi, i Masai sono in realtà tradizionalmente HYPERLINK "https://it.wikipedia.org/wiki/Allevamento" \o "Allevamento" allevatori HYPERLINK "https://it.wikipedia.org/wiki/Transumanza" \o "Transumanza" transumanti, e oggi spesso addirittura stanziali. Le case sono fatte con sterco mescolato a fango e posto su di una struttura di rami flessibili. Dopo aver incontrato il capo villaggio, che ci illustrerà i costumi e le tradizioni del suo popolo, si continua fino al Parco del Serengeti, un ecosistema spettacolare vasto 14.763 kmq dove solo la natura è veramente sovrana. Si tratta del parco più famoso della Tanzania, il luogo dove si possono vedere milioni di ungulati, compresi i più di 2 milioni di gnu sempre in movimento alla ricerca d’erba. L’ultimo censimento di animali indicava appunto: 2 milioni di gnu, 1 milione di gazzelle di Grant e Thomson, 300.000 zebre, 90.000 impala, 82.000 bufali, 20.000 eland, 12.000 giraffe, 7.000 elefanti, 6.000 iene, 3.000 leoni, 500 ghepardi e 100 rinoceronti…naturalmente non significa che li si incontra tutti!Arrivo al campo tendato nel pomeriggio, cena e pernottamento.